Amazon, concorrente sleale
Amazon sta conquistando il mondo. E per farlo è disposta a non aumentare i prezzi e a non fare utili (almeno con la divisione retail). Anche perché non ne avrebbe alcuna convenienza. Insomma chi pensa che prima o poi il colosso dell’ecommerce farà concorrenza leale ai negozi fisici smettendo di vendere sottocosto e alzando i prezzi sbaglia. Il gigante americano non ha alcun interesse a guadagnare dalle vendite: per sopravvivere bastano e avanzano i margini garantiti dai servizi cloud (in sostanza la rendita dell’affitto di server online).
Jeff Bezos è il primo a chiedersi per quanto tempo ancora Wall Street riconoscerà una valutazione così generosa ad Amazon se gli utili continueranno a essere così modesti. In realtà il problema di Bezos, ben deciso a difendere il suo primato di uomo più ricco del mondo, è ancora più grave di quello che questi dati mostrano.Infatti, analizzando l’utile operativo di Amazon, si scopre che il 64% è generato dalla divisione AWS (Amazon Web Services) che non c’entra nulla con l’e-commerce: AWS è un’attività totalmente separata che vende servizi di cloud computing e hosting con un fatturato nel 2017 di 17,5 miliardi di dollari.
Tutto questo si traduce in una spietata e sleale concorrenza verso aziende ed esercizi di vicinato che sempre più spesso si sentono ripetere: “…. ma su Amazon……”
Ci viene da chiedere quando i consumatori , ma soprattutto i vari governi , prenderanno provvedimenti per proteggere e tutelare tutti quegli imprenditori che quotidianamente investono e danno lavoro.
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